Il leader del Frelimo Samora Moises Machel e i suoi compagni nella lotta anticoloniale iniziata nel 1965, erano dipinti dal Portogallo come terroristi attraverso un'aggressiva campagna stampa. Inoltre i sicari portoghesi avevano ucciso, il 3 febbraio 1969, Eduardo Mondlane, fondatore del movimento mozambicano. Era ormai chiaro che tutti i responsabili del Frelimo fossero a rischio, così come le loro famiglie. Nel frattempo il supporto solidale offerto ai mozambicani dal comitato reggiano aveva accresciuto la fiducia di Machel in Soncini e nel gruppo di lavoro. Così il leader della liberazione dal colonialismo chiese a una coppia di reggiani, già attivi nella solidarietà internazionale, di occuparsi di suo figlio Samora jr, detto Samito, già orfano di mamma Josina, figura tuttora amatissima in Mozambico.
Josina fotografata nelle zone liberate
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