L’attacco alle istituzioni democratiche riformiste inizia subito dopo la fine della guerra: il 12 novembre 1918 un gruppo di una trentina di arditi assalta la Camera del lavoro di via Farini per strappare la bandiera rossa esposta e sostituirla con il Tricolore. Il tentativo fallisce e dopo qualche tafferuglio gli assalitori si ritirano. Un nuovo assalto degli Arditi avviene nel febbraio 1919, sostenuto anche dagli studenti nazionalisti, questa volta è il Circolo socialista a essere preso di mira dove viene strappata la bandiera rossa. Tutto il 1919 è segnato da scontri fra Arditi, studenti nazionalisti e socialisti. Nell’inverno 1919-1920 tre studenti borghesi reggiani, Amos Maramotti, Milton Luigi Lari e Giovanni Dall’Orto, recatisi a Milano allo scopo, non ottengono da Arnaldo Mussolini l’autorizzazione a costituire il Fascio a Reggio. La risposta del capo fascista è deludente: considera quella degli studenti un'iniziativa entusiasta ma con scarse probabilità di successo in quella che era considerata, ancora, la roccaforte riformista.