Separato dalla Galleria Parmiggiani da via Lorenzo Gennari detto Fiorello (partigiano Medaglia d’oro al valor militare) "è un vasto edificio occupato in parte dalla caserma dei Carabinieri. Si trova a stretto contatto con l’antico ghetto ebraico, e infatti a due fratelli ebrei, Giuseppe e Bonaiuto Carmi di Reggio, si deve questa costruzione. Questo casamento fu eretto l’anno 1849 [...] senza alcun risparmio, e con ispesa vistosa e magnificenza, occupando varie case", così scriveva infatti Prospero Fantuzzi nella sua Guida di Reggio del 1857. I fratelli Carmi costruirono qui il loro grande edificio che non solo occupò varie case, ma anche un antico convento e una chiesa.
L’importante famiglia ebraica acquisì l’area in cui sorge l’odierno Archivio di Stato da un altro illustre rappresentante dell’ebraismo reggiano Moisè Beniamino Foà, raffinato ed esperto bibliotecario del duca di Modena e Reggio.
Il complesso di palazzo Carmi alla metà del XIX secolo. Progetto di Pietro Marchelli. Tratto da “Studio particolareggiato sull’insediamento storico”, isolato n. 139