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Musei Civici

Alfredo Jona per trentatrè anni direttore del Museo

Gliptoteca dei Civici Musei. Fototeca Biblioteca Panizzi, foto Giuseppe Fantuzzi. Reggio Emilia 1910.

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Dopo la morte di Lazzaro Spallanzani, la sua preziosa collezione scientifica diventa il cuore del Museo di Scienze Naturali di Reggio Emilia. Grazie alla dedizione del direttore Alfredo Jona, viene preservata come straordinaria testimonianza della museologia settecentesca.

Gliptoteca dei Civici Musei. Fototeca Biblioteca Panizzi, foto Giuseppe Fantuzzi. Reggio Emilia 1910. 

Portico dei marmi nei Civici musei. Fototeca Istoreco, foto Andrea Mainardi, Reggio Emilia 2024 

Professori dell’Istituto Tecnico alla Montata. Fototeca Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia 1900 

Alla morte di Lazzaro Spallanzani, il Comune di Reggio Emilia acquista l’intera collezione allestita dallo scienziato nelle stanze della propria abitazione a Scandiano. La raccolta comprende, oltre agli armadi in cui è custodita, reperti zoologici, paleontologici, mineralogici, litologici e botanici, oltre a oggetti di arredo e altri reperti raccolti durante i suoi viaggi esplorativi. Dopo un periodo di incertezza, durante il quale l’intera collezione viene momentaneamente trasferita a Palazzo San Giorgio sede del Liceo classico cittadino, nel 1830 trova una collocazione definitiva al piano terra del Convento di San Francesco. Questo passaggio segna la nascita del nucleo principale del Museo di Scienze Naturali, successivamente intitolato allo scienziato scandianese.

Nel 1880, con voto unanime da parte del Consiglio comunale, viene nominato direttore Alfredo Jona, laureato in Chimica e Storia Naturale e già docente dell’Istituto Tecnico di Reggio.

Alfredo Jona. Fototeca Biblioteca Panizzi, foto Alessio Alessi, Reggio Emilia 1887

Dal 1881 il nuovo direttore inizia un lungo progetto di riordino finalizzato alla valorizzazione della collezione Spallanzani e al riassetto di tutti gli spazi museali.

Dal 1881, Jona avvia un lungo e accurato progetto di riordino per valorizzare la collezione Spallanzani e riorganizzare gli spazi museali. Nella sua prima relazione decennale, presentata al sindaco, Jona ripercorre i momenti salienti di quegli anni di lavoro: “quando assunsi l’ufficio nel 1880 le collezioni scientifiche si trovavano accatastate a disagio senza ordine metodico […] durante il periodo di riordino il museo venne chiuso l pubblico, salvo per casi eccezionali e visitatori illustri,[…] il museo ebbe l’alto e insperato onore della visita di S.M. il Re Umberto, del compianto Principe Amedeo e di Vittorio Emanuele principe ereditario.”

Già nel 1883 le ricchissime raccolte dello Spallanzani sono ordinate secondo lo stato della scienza alla fine del XVIII secolo al fine di conservarne il carattere storico-monumentale e racchiuse entro ventiquattro armadi con uno sviluppo lineare di 44 metri.

Tale storicizzazione della collezione ha fatto sì che essa sia giunta ai nostri giorni inalterata nel contenuto e negli arredi, costituendo una preziosa testimonianza di museologia settecentesca.

La grande sensibilità di Alfredo Jona come insegnante si riflette anche dalla sua volontà di dotare il museo di una aula didattica “a comodo di tutti gli insegnanti della città […] per quante volte avessero voluto accompagnare i loro alunni”.

Jona rimane direttore del museo fino al 1920 e già nel 1913 nella relazione di un quarto di secolo di vota del riordinato museo di storia naturale sente avvicinarsi il momento in cui, per raggiunti limiti di età, dovrà lasciare l’incarico “Questa Relazione pertanto si può considerare come il mio testamento scientifico […] ma da quanto ho detto fin qui, e per la parte avuta negli avvenimenti del Museo in questi lunghi anni, mi sembra di avere acquisito un certo diritto, e di avere anzi il dovere di interessarmi all’avvenire di questo Museo, a me tanto caro, e che oserei quasi chiamare il mio museo.” Una vera dichiarazione di amore per un luogo nella cui cura ha dedicato “[…] 33 anni più belli e più laboriosi della mia vita.”

Jona Alfredo, Un quarto di secolo di vita del riordinato museo di storia naturale “Lazzaro Spallanzani” in Reggio nell’Emilia 1888-1913. Biblioteca Istoreco, Reggio Emilia 1913

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