Questi sono tre asili nati assieme ad altri cinque nel territorio del comune di Reggio Emilia nei primissimi anni del dopoguerra.
I BAMBINI DELL’ASILO DEL POPOLO DI CELLA
FOTOTECA BIBLIOTECA PANIZZI, STUDIO VAIANI, REGGIO EMILIA 1947-1948
Oggi Reggio Emilia è famosa nel mondo per il suo approccio pedagogico e l’attenzione all’infanzia. Ma ben prima di Loris Malaguzzi, questa città vede nascere le prime scuole materne a partire dalla volontà di uomini e donne che iniziarono, con l’appoggio di UDI e CLN, a occupare locali dei gruppi rionali fascisti o a costruire dalle macerie dei bombardamenti. Una prova di coraggio e resistenza per garantire diritti ai bambini e un segnale di speranza per il futuro del Paese.
ASILO DEL POPOLO DI VILLA CELLA
FOTOTECA BIBLIOTECA PANIZZI, FOTO STUDIO VAIANI, REGGIO EMILIA 1960 CA.
SCUOLA XXV APRILE DI VILLA CELLA
ARCHIVIO ISTORECO, FOTO ANDREA MAINARDI, REGGIO EMILIA 2018
Questi sono tre asili nati assieme ad altri cinque nel territorio del comune di Reggio Emilia nei primissimi anni del dopoguerra.
I BAMBINI DELL’ASILO DEL POPOLO DI CELLA
FOTOTECA BIBLIOTECA PANIZZI, STUDIO VAIANI, REGGIO EMILIA 1947-1948
BAMBINI DI UNA SCUOLA MATERNA
ARCHIVIO SCUOLE E NIDI D'INFANZIA – ISTITUZIONE DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA, REGGIO EMILIA 1949
A liberazione appena avvenuta le donne, che avevano svolto un percorso di emancipazione all’interno del movimento di resistenza, sentono il bisogno di prendersi immediatamente cura dei bambini che più di ogni altro avevano subito la guerra. Per questa ragione fanno nascere, assieme agli uomini, questi asili che sono denominati “del popolo” ma anche “scuole materne”.
La solidarietà, l’aiuto economico e fisico della popolazione nei quartieri in cui sorsero fu fondamentale.
CASERMA DEI CARABINIERI DI VIA ADUA, EX ASILO DEL POPOLO
ARCHIVIO ISTORECO, FOTO ANDREA MAINARDI, REGGIO EMILIA 2018
Asilo del Popolo “Saltini Vandina”: dedicato alla staffetta di Fosdondo uccisa dai nazisti il 23 gennaio 1945 assieme al fratello Toti allora segretario del PCI clandestino.
Viene creato dall’UDI (Unione Donne Italiane) il 1° maggio 1945 su iniziativa degli abitanti del quartiere di Santa Croce, nell’attuale via Adua, che occuparono gli ex locali del gruppo rionale fascista di quartiere e vi allestirono la scuola che la maestra Sonia Gandolfi assieme alla cuoca e all’economo tenne aperta sino al 1953.
Era un “centro educativo plurispecializzato” e operante a tempo pieno per sopperire ai bisogni delle famiglie: svolgeva servizio notturno, era una scuola materna per 40-50 bambini e un doposcuola per i bimbi delle elementari. Organizzava anche il servizio di colonia estiva.
L’asilo è brutalmente sgomberato dallo Stato nel 1953 e, dall’anno successivo, i locali ospiteranno la caserma dei Carabinieri tutt’ora presente.
I BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA S. MAURIZIO AL MAURIZIANO
ARCHIVIO SCUOLE E NIDI D'INFANZIA - ISTITUZIONE DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA, 1967
Asilo del Popolo di San Maurizio: definita anche scuola materna, la struttura è aperta dal CLN il 18 giugno 1945, è gestita collegialmente dai tre maggiori partiti politici della provincia PCI, PSI e DC con un comitato di gestione e presidenze alternate. UDI e CIF (Centro Italiano Femminile) sono anche nel comitato coadiuvato da quello dei genitori. Il tutto sino alla gestione comunale del 1969 a cui si giunge attraverso una petizione popolare. La scuola sorgeva nei locali del Mauriziano prima e della scuola elementare poi, ospitava dai 45 ai 50 bambini seguiti dall’insegnante Idea Bellelli coadiuvata da una cuoca e un collaboratore. Date le risorse economiche insufficienti anche la struttura dell’Istituto Psichiatrico San Lazzaro aiutò la scuola assicurando i pasti ai bambini.
COSTRUZIONE DELL’ASILO DEL POPOLO DI VILLA CELLA
ARCHIVIO SCUOLE E NIDI D'INFANZIA – ISTITUZIONE DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA, 1946
I BAMBINI DELL’ASILO DEL POPOLO DI VILLA CELLA
ARCHIVIO SCUOLE E NIDI D'INFANZIA – ISTITUZIONE DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA, 1947-1948
Asilo del Popolo di Villa Cella: nasce letteralmente dalle macerie della guerra e dalla volontà popolare di donne e uomini provati dalla violenza e dal conflitto che presero i mattoni delle case bombardate, li ripulirono e li riutilizzarono per far sorgere il nuovo asilo.
IL SINDACO DI REGGIO EMILIA UGO BENASSI, INSIEME A LORETTA GIARONI ASSESSORE ALLA SCUOLA DAL 1967 AL 1975, INAUGURA LA SCUOLA COMUNALE DELL’INFANZIA XXV APRILE DOPO I LAVORI DI AMPLIAMENTO
ARCHIVIO SCUOLE E NIDI D'INFANZIA – ISTITUZIONE DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA, 20 APRILE 1985
La progettazione e la scelta del luogo furono collegiali e il campo di via dell’Oldo venne donato dalla famiglia Davoli. Il tecnico che sovrintendeva i lavori era “in prestito” dalla Cooperativa muratori. Il falegname costruì le seggiole per i bambini e il 13 gennaio 1947 la scuola aprì i battenti ai primi trenta bimbi e venne inaugurata dal sindaco della Liberazione Cesare Campioli con la maestra Elena Zanni e la cuoca tuttofare Leontina Brugnoli detta Tita.
Nel 1967 passò poi a gestione comunale e fu la prima scuola dell’infanzia dell’UDI che divenne tale.
BAMBINI DI VILLA CELLA PARTONO PER LA COLONIA ESTIVA DI MASSA CARRARA
ARCHIVIO SCUOLE E NIDI D'INFANZIA – ISTITUZIONE DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA, 1948
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