ANTONIO PIGNEDOLI
ARCHIVIO ISTORECO
MEUCCIO RUINI
CAMERA DEI DEPUTATI, PORTALE STORICO
ALBERTO SIMONINI
CAMERA DEI DEPUTATI, PORTALE STORICO
Antonio Pignedoli (Correggio 23 luglio 1918 – Zams 7 agosto 1989) dopo l’ingresso dell’Italia nella seconda guerra mondiale, presta servizio nell’esercito come ufficiale del genio aeronautico. Dopo l’8 settembre del 1943, diserta e si unisce alla Resistenza. Nel dopoguerra assume diversi incarichi amministrativi nella Provincia di Modena nelle liste della Democrazia cristiana. Nel 1946 è eletto deputato all’Assemblea costituente per la DC. La sua carriera politica si conclude nel 1948, in seguito alla decisione di abbandonare la politica per dedicarsi esclusivamente all’attività accademica.
Ruini Bartolomeo detto Meuccio (Reggio Emilia 14 dicembre 1877 – Roma 6 marzo 1970) è uno dei politici più rilevanti a cui la nostra provincia abbia dato i natali, ha ruoli di rilievo nei governi che precedono la dittatura rifiutando poi ruoli ministeriali offerti da Mussolini e non giura fedeltà al fascismo. Estromesso da ogni incarico pubblico nel 1942 fonda, in clandestinità, il partito della Democrazia del lavoro. Dopo la caduta del fascismo, è tra i fondatori del Comitato di Liberazione Nazionale. Negli anni della guerra è nominato ministro della Ricostruzione dei governi Bonomi e Parri. Nel 1946 è eletto deputato all’Assemblea costituente, nella quale assume la carica di Presidente della Commissione dei 75 incaricata di redigere il testo della Costituzione. Nel 1948 è nominato Senatore di diritto.
Alberto Simonini (Reggio Emilia 19 febbraio 1896 – Strasburgo 7 luglio 1960) già socialista e dirigente sindacale prima della seconda guerra mondiale, nel settembre del 1943 partecipa alla riunione di costituzione del CLN di Reggio Emilia per la componente socialista. Disapprova la scelta della lotta armata, per questo motivo viene presto sostituito dai vertici del partito. Dopo la Liberazione, diventa segretario provinciale del Psiup. Nel 1946 è eletto deputato all’Assemblea costituente. In seguito alla scissione di Palazzo Barberini del 1947, aderisce al PSLI di Saragat, diventandone segretario nazionale tra il 1948 e il 1949.