Di pianta rettangolare con una capienza di circa 600 persone, nei lavori di ripristino la Sala Verdi venne riprogettata per poter ospitare eventi molto differenti tra loro, non più legati unicamente ai partiti politici o alle associazioni culturali. Importanti divennero ad esempio i corsi di alfabetizzazione, resisi sempre più necessari dall'estensione del diritto di voto. Per questa sua multifunzionalità venne indicata quale luogo in cui ospitare la manifestazione del 7 luglio 1960, indetta in margine allo sciopero generale proclamato dalla Camera Confederale del lavoro di Reggio Emilia. Il comizio in Sala Verdi si sarebbe dovuto tenere alle ore 17, ma già diverse ore prima i manifestanti avevano iniziato a radunarsi nei pressi del teatro Ariosto, molte più persone di quante potesse ospitarne. Dal balcone del Teatro Ariosto, direttamente comunicante con la Sala Verdi, sono state scattate alcune delle fotografie più rappresentative della documentazione dei fatti del pomeriggio del 7 luglio.