7 luglio 1960 proclamato sciopero generale
La Camera del Lavoro è la più importante organizzazione sindacale della provincia. Qui furono organizzate importanti manifestazioni tra cui quelle contro l’intervento dell’Italia nella prima guerra mondiale (1915) e contro il Governo Tambroni (1960).
Volantino ciclostilato prodotto dalla Camera del Lavoro per annunciare lo sciopero del 7 luglio 1960. Fototeca Istoreco, Reggio Emilia 7 luglio 1960
Sede della Camera del Lavoro in via Roma. Fototeca Istoreco, foto Andrea Mainardi, 2020
La Camera del Lavoro è la più importante organizzazione sindacale della provincia. Costituitasi come esito di due convegni il 24 maggio e 7 luglio 1901, nel corso degli anni ha avuto varie sedi. La prima in via Farini n.1, presso palazzo Ancini. Dopo la seconda guerra mondiale riaprì presso palazzo Carmi in corso Cairoli n. 6, per poi trovare la collocazione attuale presso palazzo Guizzardi Guidotti, in via Roma n. 53.
Palazzo Ancini. Fototeca Biblioteca Panizzi, Roberto Sevardi 1920 ca.
L'auto della C.C.d.L. comunica i dati relativi allo sciopero. Fototeca Istoreco, Reggio Emilia 7 luglio 1960
Qui vennero decise le manifestazioni e gli scioperi per protestare contro la nascita del governo Tambroni a guida DC e sostenuto dai neofascisti del MSI. Iscritti e simpatizzanti si recarono in piazza della Vittoria di fronte al Teatro Ariosto per manifestare contro il governo.
La Giustizia, 1 marzo 1915. Emeroteca Istoreco
Anche nel 1915 la Camera del Lavoro cercò di opporsi all'imminente entrata in guerra dell'Italia, organizzando una manifestazione di protesta contro il discorso interventista che Cesare Battisti avrebbe tenuto nella sala Verdi del teatro Ariosto. Gli scontri furono durissimi e si conclusero con due morti e molti feriti.
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