Caserma Leone Carmana

Da questa caserma, il pomeriggio del 7 luglio 1960, partirono i camion che portarono, a più riprese, i carabinieri in piazza nelle varie fasi della manifestazione contro il governo Tambroni. 

Il palazzo, situato in corso Benedetto Cairoli, occupa una posizione di prestigio in pieno centro storico ed è parte del patrimonio della Provincia. Nella forma attuale, ha avuto origine dalla ristrutturazione del Convento di Santo Spirito commissionata a Pietro Marchelli nel 1839 dai fratelli Giuseppe e Bonaiuto Carmi, portata a termine nel 1849 dall’architetto Luigi Croppi. Dal 1894 ospita la Caserma, sede del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri, intitolata a Leone Carmana, nato a Gazzano (Reggio Emilia) nel 1883, Medaglia d'Oro al Valor Militare e morto in congedo a Reggio nel 1926. Leone Carmana, ottenne l’alta onorificenza durante il periodo di forti tensioni sociali noto come Biennio Rosso, quando il 4 giugno 1920, rimanendo ferito, respinse l'assalto di un gruppo di anarchici ad una polveriera nei pressi di La Spezia.

Nella restante parte dell'originario Palazzo Carmi, di proprietà del demanio statale, nel secolo scorso ebbero sede la Federazione del Partito Nazionale Fascista (1927-1943) e del Partito Fascista Repubblicano. (1943-1945), la Caserma della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale e della Guardia Nazionale Repubblicana. Dopo la Liberazione fu sede del Partito Comunista e della Camera del Lavoro (1945-1954). Oggi è sede dell’Archivio di Stato.