La produzione e il collaudo di un trattore, l’R60, è l’occasione per gli operai per far capire il valore e la forza dei lavoratori, capaci di forgiare macchine moderne e di contribuire alla rinascita del paese dopo la guerra. Il nuovo macchinario esalta i cuori e le coscienze dei lavoratori divenendo simbolo di lotta.
Prova di aratura del trattore R60 nel parco di villa Cougnet. Fototeca Istoreco, Reggio Emilia estate 1951
Giardino di villa Cougnet. Fototeca Istoreco, foto Andrea Mainardi, Reggio Emilia 2021
Manifesto che annuncia la produzione del trattore R60. Archivio fotografico Camera del Lavoro di Reggio Emilia, primi anni '50
Lo stabilimento delle Reggiane tra il 1950 e il 1951 diventa luogo di lotta. Gli operai con il sostegno della popolazione tutta riescono a prevalere la loro voce e la Dirigenza non riesce a sedare le proteste pacifiche ma intense di quel periodo. 4 dicembre 1950 “Stamane lo stabilimento è tutto pavesato da bandiere rosse, tricolori, della pace. Grandi cartelli con parole d’ordine annunciano la fabbricazione del Trattore R.60 e danno il benvenuto ai cittadini in fabbrica.
Reparto fonderia durante l'occupazione delle Reggiane. Archivio fotografico Camera del Lavoro di Reggio Emilia, 1950 -1951
Sul volto degli operai si vede una certa animazione, tutti sentono la grande giornata che è per gli operai delle “Reggiane”. Naturalmente la polizia con un mandato preciso (Direzione) tenta di far fallire la manifestazione mettendosi dinanzi alle portinerie per non far entrare i cittadini invitati e le delegazioni. Il fatto è che la classe operaia sa passare sopra tanti ostacoli. Ogni stratagemma è messo in atto per far entrare la gente, prima viene aperto il cancello poi la porta della scuola e siamo riusciti a fare entrare migliaia e migliaia di cittadini ad assistere alla grande cerimonia, [...] mentre la ghisa colava nelle staffe”.
Prova di aratura del trattore R60 nei prati di fronte al quartiere Cairo. Fototeca Istoreco, Reggio Emilia estate 1951
27 giugno 1951 “Questa mattina con grande sorpresa da parte della polizia come pure delle maestranze, verso le 10 il Trattore R.60 è uscito dalla fabbrica per la prima volta tra il grande entusiasmo di tutti i lavoratori.
Partenza della manifestazione conclusiva dell'occupazione delle Reggiane con in primo piano i tre trattori R60. Fototeca Istoreco, Reggio Emilia 8 ottobre 1951. Delegazione dell'UDI (Unione Donne Italiane) durante le dimostrazioni di aratura del trattore R60. Archivio fotografico Camera del Lavoro di Reggio Emilia, 1951.
Il trattore è andato poi nel campo presso l’ENAL aprendo profondi solchi con un aratro bivomero dando un’ulteriore prova del grande gioiello creato dalla classe operaia in lotta. Mentre il trattore faceva il suo lavoro le maestranze lo seguivano cantando inni di lotta, poi invece di rientrare ai solito posto ci siamo incolonnati e percorrendo Via Bligny siamo rientrati per la portineria vecchia facendo venire un po’ di fifa ai scelbini che hanno fiaccato il telefono”.
Testi citati da: ll diario di `Bleki` (Sergio Iori): a 100 anni dalla nascita della FIOM CGIL. 1901-2001: a 50 anni dall'occupazione delle Reggiane, 1951-2001. Ed. Teorema, Reggio Emilia 2001.
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