La mobilitazione industriale necessaria per sostenere lo sforzo bellico richiese un impegno elevatissimo alle industrie nazionali. A Reggio Emilia furono due le fabbriche che lavorarono per le forze armate: le officine Reggiane e il Calzificio Reggiano.
Una terza fabbrica reggiana, lo Spazzolificio Agazzani, lavorava per le forze armate, ma non riuscì ad ottenere la dichiarazione di ausiliarietà.