Stadio Mirabello

A sud dei Bastioni di San Pietro sorgeva la zona aperta chiamata “Mirabello” sui cui prati verranno giocate per quasi più di ottant’anni le partite della Reggiana.

Per tutto il primo campionato l’area di gioco è poco più di un prato. Come racconta Luciano Serra, “si giocò montando le porte prima della partita e smontandole a partita finita”, il campo era ancora aperto delimitato soltanto con del fil di ferro e non c'erano tribune. 

Nel settembre del 1920 viene inaugurata la tribuna scoperta capace di contenere circa 300 spettatori e viene costruito il muro di cinta con quattro ingressi.

Finita la seconda guerra mondiale la tribuna in legno viene sostituita da una tribuna in cemento, ma è con il boom economico che si costruiscono gli edifici che vanno ad incorniciare lo stadio con la costruzione dei distinti centrali, della gradinata sud e dei distinti laterali.

Sul finire degli anni’ 70 le gradinate e i distinti in tubolari vengono sostituiti da opere in cemento sino alla costruzione della nuova tribuna centrale inaugurata nel dicembre del 1988.

Nel 1995 la Reggiana il 2 aprile gioca la sua ultima partita casalinga al Mirabello contro l'Inter e si trasferisce nel nuovo stadio, il primo in Italia, all'epoca, di proprietà di una squadra di club.

Legati a questo stadio restano impressi nella memoria dei reggiani alcuni dei più bei momenti di tifo collettivo.